NUOVO SERVIZIO ACQUISIZIONE STAMPE E FOTOTIPI

NUOVO SERVIZIO ACQUISIZIONE STAMPE E FOTOTIPI


BTEC – SERVIZIO DI ACQUISIZIONE ORIGINALI

 fotografici positivi e negativi, libri, mappe, riproduzioni, poster.

Da oltre 35 anni operiamo come laboratorio fotografico, come laboratorio di acquisizione tramite scanner professionali, che coprono tutte le esigenze di qualità, trattamento e di formato, così come nella stampa su carte di lunga durata, per conservazione ed esposizione.

L’iniziativa che andiamo a proporre vuole intercedere con il concetto del distretto culturale, inserendo il Laboratorio in quella cultura materiale che lo ha sempre visto come produttore di documenti. Pensiamo al trattamento dei materiali, alla loro lavorazione in termini di conservazione e durata, di controllo, di conoscenze tecniche, di attrezzature specifiche e professionali, di tecnici addestrati e di conoscenza storica, una sorta di protocollo da utilizzare nella ricerca.

Il nostro obiettivo è quello di promuovere e muoverci all’interno di una progettazione culturale integrata, sostenendo operazioni di area vasta in cui le attività di conservazione del patrimonio culturale giocassero un ruolo centrale nella capacitazione di tutti i soggetti coinvolti, nella realizzazione, valorizzazione e crescita di competenze e del capitale tecnico – intellettuale e nell’integrazione di diverse filiere economiche.

In coerenza con il percorso iniziato nel 2016, BTEC ha avviato una linea dedicata al sostegno della Conservazione Programmata in tutti i processi di acquisizione e stampa nel proprio flusso di lavoro, una scelta fortemente innovativa e assolutamente attuale, basata sulla conoscenza, come parte imprescindibile della gestione complessiva di un bene e al fine di impegnare l’organizzazione della propria struttura nell’ottimizzazione delle risorse e nella programmazione di un servizio di medio – lungo periodo.

La PROPOSTA

Il progetto che proponiamo è basato su una visione strategica di lungo periodo, in grado di introdurre nella prassi della presa in carico del lavoro un’importante innovazione di processo:   una specifica linea di affiancamento destinata al recupero e alla conservazione del patrimonio storico delle opere nel contesto istituzionale e privato.

Ovvero, la formazione di un costo fisso comprensivo del solo costo sia dell’operatore che delle attrezzature, quantificabile come una sorta di ‘stipendio’ mensile per tutta la durata del processo di acquisizione di grandi fondi o archivi.

Questa decisione è maturata per orientare nuove progetti e nuove azioni, in un campo che rivela ampi ritardi e costi elevati, che spesso posticipano importanti campagne di salvaguardia di archivi e documenti analogici.

Negli anni abbiamo potuto constatare e monitorare gli impatti della nostra proposta elaborando una continua riflessione, assumendo un ruolo sempre più attivo di stimolo e orientamento nell’articolato dibattito sul ruolo della salvaguardia del patrimonio culturale in ambito locale, affiancandoci al Cliente con tutte le nostre competenze, ma con un carico economico pari ad una lavorazione interna.

Una lavorazione interna, spesso presuppone: l’acquisto delle attrezzature, la formazione di un operatore da destinare per il tempo necessario alle acquisizioni o da spostare sulle medesime, conoscenze specifiche maturate nel settore e non generiche, a volte il costo di un consulente esterno per le impostazioni e l’avviamento, ecc.

 Paul Cézanne scriveva «bisogna fare presto, perché tutto sta per scomparire». ma allo stesso tempo, un saggio di Massimo Carboni ci ricorda che..”la tutela e la conservazione deve mostrarsi consapevole del proprio ruolo da saper esercitare anche l’oblio, da saper gestire anche il proprio contrario. Ricordare qualcosa significa dimenticare qualcosa d’altro. Trasmettere tutto significa non trasmettere nulla.”  Anche nell’uso e nella consapevolezza delle tecniche usate per tramandare memorie, sta il senso di quanto sopra, riportando una citazione in calce alla nostra home di M. Heidegger: “l’essenza più profonda della tecnica non è nulla di tecnico”.